Figura di spicco per cultura e attitudine pedagogica,
il Maestro si dedica alla divulgazione musicale con un approccio diretto e chiaro.
Lontano da tecnicismi e formalismi, comunica con semplicità,
riuscendo a coinvolgere sia il pubblico erudito sia quello più ampio, composto da studenti e appassionati.
RICORDIANA
Tra il 1951 e il 1957, Casa Ricordi rinnova il suo impegno nella diffusione della cultura musicale, dando vita alla rivista “Ricordiana”.
Alla direzione della nuova rivista viene chiamato il maestro Montani.
Non manca alcun aspetto della ricerca musicologica: si passa dall’analisi minuziosa di singole opere al ritratto commemorativo di compositori, dalle indagini storiche agli studi sugli strumenti musicali. C’è attenzione anche verso la musica contemporanea, con approfondimenti sulla serialità e sul linguaggio sviluppatosi dopo l’esperienza di Darmstadt, senza trascurare le opere e gli autori italiani della generazione dell’Ottanta.
Attraverso i suoi scritti emerge chiaramente la sua totale libertà di pensiero: Pietro Montani si mantiene indipendente e schietto; non alza i toni ma non rinuncia a esprimere con sincerità il proprio giudizio.
Sul primo numero della rivista, il Maestro dichiara con chiarezza i propri intenti programmatici.
L’articolo di apertura intitolato Preludio, e firmato con lo pseudonimo Phantasius:
“[…] Qui, con parola piana e chiara, senza sfoggi di penna né divagazioni pseudo-filosofiche potranno essere esaminati (oltre a mille altri argomenti) i vari aspetti della pedagogia musicale secondo tendenze generali o semplici opinioni personali. Con la parola piana e chiara, ho detto, e magari anche disadorna, aggiungo, come quella dell’artigiano, parola grezza ma succosa perché soppesata dall’esperienza. E c'è tanto bisogno, oggi, di questa parola scarica di letteratura ma ricca di esperienza, oggi che parecchie penne, e non delle meno accreditate, si gingillino con argomenti musicali offrendoci lo spazio gratuito di corbellerie come: le fughe vertiginose di Bach o la sarabanda che improvvisa scoppia travolgente e indiavolata come un pandemonio. […] La ‘Ricordiana’ non vuole che la pura voce delle nostre essenziali esperienze, di quello che sappiamo, anzi di quello che sappiamo fare (‘verum ipsum factum’).”
Dalla rubrica Lettere al direttore si evince il pensiero del Maestro, anche in ambito didattico. Così risponde a un lettore contrariato dall’istituzione di un corso di dodecafonia al Conservatorio Verdi di Milano:
“[…] con tutta franchezza devo dirle che non riesco a intravedere alcun pericolo derivabile dalla conoscenza di qualsivoglia teoria, della quale ognuno è poi libero di far quell'uso che crede. La conoscenza della dodecafonia oltre che a costituire un arricchimento comunque culturale non servirà perlomeno a impedire che si parli e si scriva di argomenti seriali pur senza saperne una?”
Musica d’Oggi
Nel dicembre 1957, termina l’esperienza di '“Ricordiana” e, dopo l’interruzione del 1942 a causa della guerra, Ricordi riprende la pubblicazione della rivista “Musica d’Oggi”. Nell’ultima pagina di “Ricordiana” un breve articolo non firmato saluta i lettori e il suo direttore. Nella nuova rivista gli è riservato ancora un ruolo: cura la rubrica Asterischi e scrive articoli fino al 1965, anno in cui assume la Presidenza dell'accademia Filarmonica di Bologna.
“Pietro Montani presterà anche alla nuova rivista ‘Musica d'Oggi’ il valido contributo del suo ingegno vivace e brillante. A lui, che di ‘Ricordiana’ fu l'iniziatore e l'animatore, vada il nostro cordiale saluto, insieme al ringraziamento per la sua efficace ed equilibrata opera.”